Al via la terza edizione del premio LEADS che accende i fari sulle buone pratiche per rimuovere gli ostacoli alla leadership femminile in sanità.
Alla presenza della ministra Eugenia Roccella, ne parlano: Antonella Polimeni, Maria Rosaria Campitiello e Luigi Bobba, con Patrizia Ravaioli e Sara Vinciguerra, Presidente e socia fondatrice dell’associazione Donne Leader in Sanità.
Roma, 9 luglio 2024. Si è tenuta oggi presso la Sala Conferenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, grazie alla gentile concessione del Ministro Roberto Calderoli, la conferenza stampa di lancio della terza edizione del Premio “Leads- Alessandra Pederzoli, per riconoscere le buone pratiche di soggetti pubblici, privati e del terzo settore che contribuiscono alla leadership femminile nel settore della salute.
Se in Italia, infatti, la sanità è rosa, diventa azzurra se si guarda la fotografia delle posizioni apicali, come conferma il Ministero dell’economia secondo cui le donne rappresentano il 64% del personale dipendente – circa il doppio degli uomini -, ma solo il 18,2% ricopre ruoli di leadership. Anche l’Osservatorio sull’equità di genere nella leadership in sanità, nato nel 2022 dalla collaborazione tra l’associazione Leads – Donne Leader in Sanità e Luiss Business School, conferma il fenomeno, grazie all’elaborazione dell’indicatore Gender Leadership Index in Health (GLIH). Il GLIH ha infatti rilevato che, a fronte di una maggiore partecipazione nel mercato del lavoro della sanità pubblica, però, non corrisponde una maggiore rappresentanza di donne nei ruoli apicali: oggi negli ospedali è donna il 25% dei direttori di struttura semplice e solo il 19% di quella complessa. Con riferimento al settore privato, invece, la situazione è generalmente migliore rispetto al settore pubblico: nel 2011 il 41,8% degli occupati erano donne, nel 2021 il 43,9%.
Un argomento particolarmente attuale, quindi, con impatti anche sull’economia e sulla sostenibilità del Paese, che ha spinto LEADS a creare un Premio, ormai tre anni fa, per accendere i fari su chi invece ha strutturato politiche capaci di far crescere la meritocrazia femminile, creando un circolo virtuoso e sperando nella replicabilità degli esempi dei progetti candidati. Alla manifestazione non hanno fatto mancare il proprio sostegno il Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella che ha portato i saluti istituzionali, così come la Dott.ssa Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie, che si è soffermata sull’evoluzione del Sistema Sanitario Nazionale e sullo stato dell’arte del ruolo delle donne. Non è mancato, poi, il punto di vista sul Terzo Settore, asse portante dell’economia del Paese e della fruibilità dei servizi sanitari, grazie al contributo di Luigi Bobba, membro della giuria e Presidente della Fondazione Terzjus ETS, Osservatorio di diritto del Terzo Settore, della Filantropia e dell’impresa sociale.
Un premio che, quindi, inverte la rotta e guarda a ciò che si fa, tracciando la strada su quanto si possa e si debba ancora fare, come spiega Patrizia Ravaioli, Presidente di Donne Leader in Sanità: “Ritengo che la leadership femminile, sia un argomento vasto che tocca non solo l’equità di genere ma anche il tessuto sociale delle società. Nonostante gli sforzi fatti dal nostro paese, il Global Gender Gap Report del World Economic Forum del 2023 ci posiziona al 79º posto su 146 paesi. Questo premio mette in luce l’obiettivo principale della nostra associazione: aumentare il numero di donne in posizioni di leadership nel settore del Healthcare, inteso in senso trasversale, dal sistema sanitario nazionale alle aziende private. Riteniamo che sia fondamentale intervenire non solo a livello di infrastrutture e crescita, ma anche promuovere un cambiamento culturale per superare quei pregiudizi misogini inconsci che, talvolta, perfino le donne stesse possono avere. Con questo premio – conclude Ravaioli – vogliamo contribuire a un cambiamento culturale nel settore, valorizzando le pratiche virtuose e promuovendo l’attrazione femminile verso posizioni di leadership. Leads si impegna fermamente a sostenere e promuovere questo cambiamento, affinché l’equità di genere diventi una realtà concreta e non solo un obiettivo auspicato”.
Proprio per questo il bando della terza edizione include diverse novità, come spiega Sara Vinciguerra, ideatrice e segretario del Premio: “Quest’anno potranno candidarsi anche le società scientifiche, gli ordini professionali, le associazioni di categoria e sindacali, oltre agli enti pubblici e privati accreditati, ai soggetti privati e al mondo del terzo settore. Sarà infatti interessante capire la sensibilità e i meccanismi in atto a riguardo, in quei soggetti che da un lato promuovono e veicolano la ricerca nel nostro Paese e dall’altro sono gli attori della sanità di prossimità. Un’altra novità è quella di consentire la ricandidatura a chi ha già partecipato gli anni precedenti, qualora il progetto abbia nuove caratteristiche in grado di portare evidenze inedite, impatti più significativi o maggiori opportunità di replicabilità, in linea con i criteri del bando. Sono infine onorata di coadiuvare una Giuria formata da personalità che operano nel campo della sanità, della comunicazione e dell’associazionismo: Luigi Bobba, Nunzia De Girolamo, Enrica Giorgetti, Mariella Mainolfi, Massimiliano Raponi, Walter Ricciardi, Fiorenza Sarzanini e con una importante new entry come Annamaria Colao, anche alla luce delle novità di questa Terza Edizione. La giuria – conclude Vinciguerra – sarà presieduta anche quest’anno dalla Prof.ssa Polimeni, presenza capace di essere esempio e testimonianza anche per le più giovani, sottolineando l’importanza dei percorsi STEM per le donne”.
“Gli sforzi che si stanno facendo per colmare il divario di genere, nella società e nel mondo del lavoro, sono numerosi, tuttavia le donne continuano ad essere in quota minoritaria, con numeri ancora più bassi se si guarda ai ruoli apicali. Il settore della sanità soffre particolarmente questa discriminazione: nonostante le donne rappresentino la maggioranza della forza lavoro in questo campo, solo una su quattro ricopre posizioni di vertice – spiega la Rettrice Antonella Polimeni, Presidente di Giuria della III Edizione Premio – Ritengo molto importante affiancare ad azioni concrete, gesti simbolici: il Premio ‘LEADS – Donne Leader in Sanità’, dedicato alla memoria di Alessandra Pederzoli, vuole valorizzare le azioni positive a sostegno della leadership al femminile e condividere le buone prassi che possono favorire la parità di genere nelle progressioni di carriera in sanità. Sono lieta di essere parte attiva di questo progetto che ha l’ambizioso obiettivo di riconoscere il valore delle donne che operano nel settore sanitario, incoraggiando soprattutto le più giovani ad intraprendere una carriera in questo campo. Altrettanto importante è stimolare le organizzazioni a mettere in atto politiche concrete per la parità di genere, che creino ambienti di lavoro più inclusivi e giusti per tutte e tutti, in sanità e in ogni settore del tessuto produttivo”.
Il premio si avvale anche di un Comitato d’Onore composto oltre alle co- presidenti, Lella Golfo e Alessia Mosca, da: Renato Balduzzi, Carolina Gianardi, Maurizia Iachino, Beatrice Lorenzin, Paola Mascaro e Maurizio Sacconi.
C’è tempo fino al 15 ottobre per candidarsi, tutte le info sul sito: Premio Leads | Donne Leader in Sanità (donneleaderinsanita.com)