Sono estremamente positivi i primi risultati dell’iniziativa promossa dall’Emilia-Romagna per consentire agli studenti e ai loro famigliari di effettuare gratuitamente i test sierologici nelle farmacie ed è auspicabile che altre Regioni vadano nella stessa direzione. Si è già espresso positivamente al riguardo l’assessore alla salute della Regione Lazio D’Amato, accogliendo la disponibilità formulata in tal senso dalle farmacie laziali.
Lo dichiara Federfarma, la Federazione che rappresenta le oltre 18.000 farmacie private convenzionate con il SSN, prendendo spunto dai dati forniti da Federfarma Emilia-Romagna: solo nella prima giornata si stima che siano stati effettuati tra gli 8.000 e i 10.000 test, un numero destinato ad aumentare nei prossimi giorni sia a seguito dell’adesione di un numero crescente di farmacie sia per la maggiore rapidità di un meccanismo sempre più rodato.
“Il gradimento dei cittadini emiliani per l’effettuazione dei test sierologici in farmacia è la dimostrazione che le farmacie sono un punto di riferimento fondamentale e facilmente accessibile, sul quale il sistema sanitario e i cittadini stessi possono contare sempre e ovunque, anche nelle aree interne e più lontane dai servizi sanitari. Soprattutto in un momento di emergenza come questo, nel quale è fondamentale evitare assembramenti e avvicinare quanto più possibile i servizi di cura e prevenzione alle persone” dichiara Marco Cossolo, Presidente di Federfarma.
“Questa iniziativa, peraltro, è stata molto apprezzata a livello europeo, tanto da diventare un modello da imitare, come dimostrano le parole del Segretario generale del Raggruppamento europeo dei farmacisti (PGUE – Pharmaceutical Group of European Union) Ilaria Passarani. È paradossale che l’Italia sia all’avanguardia sulla somministrazione dei test sierologici in farmacia e sia, invece, tra i pochi Paesi UE in cui non è ancora possibile vaccinarsi in farmacia” conclude Cossolo.
“É una notizia, quella dei test antigenici in farmacia in Emilia Romagna che comunicheremo subito a tutte le Associazioni di farmacisti europei, in quanto è il primo caso in Europa che vede le farmacie coinvolte in un’attività di screening legata al contenimento della diffusione del Covid-19”, ha dichiarato Ilaria Passarani, Segretario Generale del PGEU.
“L’allarmante aumento di nuove infezioni a livello globale e l’avvicinarsi dell’influenza stagionale rendono necessari ulteriori sforzi per la diagnosi di persone infette da Covid-19. Integrare i test rapidi in farmacia nelle strategie di testing nazionali può davvero fare la differenza e decongestionare altre strutture del sistema sanitario. Invitiamo tutte le autorità sanitarie a sfruttare la rete accessibile di farmacie in tutta Europa per aiutare a condurre test affidabili per il Covid-19 e ad utilizzare le competenze dei farmacisti per fronteggiare più efficacemente il virus”, ha concluso Passarani.