Le farmacie italiane sono pronte a fornire un contributo determinante per il conseguimento dell’obiettivo di somministrare 500.000 vaccini al giorno.
Federfarma ha terminato la raccolta delle adesioni delle proprie farmacie associate: hanno dato la disponibilità a somministrare il vaccino anti-Covid 10.400 farmacie, su un totale di circa 18.000 associate, pari a circa il 60 per cento. A queste si aggiungono circa 600 farmacie comunali per un totale complessivo di 11.000 farmacie.
Si stima che ognuna delle circa 11.000 farmacie che hanno aderito alla campagna vaccinale sarà in grado di somministrare, mediamente, tra i 15 e i 20 vaccini al giorno; ciò grazie alla presenza di 25.000 professionisti opportunamente formati attraverso l’apposito corso organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Questo significa che grazie alle somministrazioni effettuate nelle farmacie, il numero delle vaccinazioni quotidiane in Italia può passare rapidamente dalle attuali 250.000 a circa 450.000.
“Ringrazio tutte le farmacie italiane e le Organizzazioni territoriali di Federfarma per aver fornito, pur nella complessità dell’attuale situazione, una pronta e fattiva risposta all’esigenza del Paese” afferma il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo.
La farmacia italiana dimostra così ancora una volta, nei fatti, il rilevante contributo che può e vuole fornire al processo di rafforzamento della sanità territoriale.
Un contributo che può ulteriormente accrescersi con il Progetto “Farmacia Italiana nel PNRR”, elaborato da Federfarma e presentato al Parlamento e al Governo. Tale progetto si muove in coerenza con i tempi di realizzazione degli investimenti previsti dal Next Generation EU e realizza un concorso di capitali privati nella misura di 3 euro per ogni euro pubblico, attivando un volume di investimenti pari, nei tre anni, a 2,3 miliardi di euro. Per questo il progetto “Farmacia Italiana nel PNRR” appare in grado di realizzare un salto nella qualità e nella quantità dei servizi di assistenza sanitaria resi ai cittadini, attraverso un ridotto impiego di capitale pubblico.
“Auspichiamo che tale Progetto venga inserito nel testo definitivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” dichiara il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo. “Con l’impiego di 500 milioni di euro di risorse pubbliche si potrebbero infatti realizzare investimenti per oltre 2 miliardi di euro grazie al concorso del capitale privato, con il risultato di garantire un diffuso rafforzamento del Servizio sanitario Nazionale a livello territoriale”.