Associazione Libellule Onlus al fianco delle donne con il progetto “Tornare a volare”: una serie di incontri dedicati alla fase “post” del percorso di malattia
Milano, 16 novembre 2021 – Continua la sensibilizzazione sui tumori della mammella e ginecologici con il progetto “Tornare a volare” promosso dall’Associazione Libellule onlus: 14 incontri dedicati alle donne che hanno intrapreso il percorso di trattamento oncologico, particolarmente debilitante sia fisicamente sia psicologicamente.
“La nostra Associazione si occupa di sensibilizzare alla prevenzione e al controllo periodico, unici strumenti di diagnosi precoce, ma non si ferma qui”. – Così sottolinea Paola Martinoni, chirurgo oncologo e fondatrice di Associazione Libellule Onlus. “Il cancro può uccidere in tanti modi. Per questo – continua Martinoni – ci dedichiamo soprattutto al “dopo”, un momento delicato e spesso più faticoso della malattia stessa a causa non solo dei lunghi tempi d’attesa nei controlli con cui spesso bisogna fare i conti, specie in periodo post-pandemico, ma anche perché la donna spesso si ritrova da sola ad affrontare il difficile periodo delle cure. In Associazione la prendiamo per mano e la accompagniamo in questo cammino, molto provante a livello fisico ma anche emotivo. È fondamentale – sottolinea – che ogni donna venga sostenuta nel processo verso il recupero dell’identità, spesso celata dalla malattia e dal percorso terapeutico, che avviene anche attraverso la riconquista della femminilità”.
Il progetto “Tornare a volare”
14 incontri durante i quali verranno affrontati diversi temi: si parlerà di prevenzione e cura delle patologie legate alle terapie con diversi specialisti – chirurgo senologo, dermatologo, urologo, dietologo, psicologo – senza dimenticare di dedicare del tempo ad attività ricreative e sociali, altrettanto importanti nel superamento delle piccole e grandi frustrazioni e difficoltà quotidiane fisiche e psicologiche.
Tra le attività promosse: yoga e tecniche di rilassamento; musica; cucina e dieta; scrittura; styling, make-up e hair styling; attività manuali come bricolage, cucito, ricamo, magia e disegno. 14 incontri nei quali verrà preso in considerazione praticamente ogni aspetto della quotidianità per imparare a utilizzare il tempo per “fare” piuttosto che per abbandonarsi alla paura; “abitare” un luogo dove non ci si sente soli. Un luogo pervaso di energia positiva e solidarietà.
Tornare a volare significa liberarsi delle angosce della malattia attraverso il confronto e l’alleanza con chi ha vissuto la stessa drammatica esperienza. Chemioterapia e radioterapia sono gli strumenti che offre la scienza, ma il loro successo spesso dipende da una mente bendisposta alla guarigione, processo che si realizza attraverso il riappropriarsi della propria identità, femminilità e propensione al pensiero positivo.
Il progetto ha vinto la decima edizione dei Bandi Gilead e sarà realizzato grazie al contributo del Community Award Program. Per informazioni: corsilibellule@gmail.com
La testimonianza di Antonella: video e fotoracconto
La testimonianza di Antonella esprime appieno il potenziale di vedersi bene per sentirsi bene.
Prendiamo una donna che ha un cancro al seno. Che ha subito terapie di cui porta le cicatrici, dentro e fuori. Prendiamo una donna che fa fatica a riconoscersi. Ascoltiamo il suo racconto attraverso un parallelismo: la sua storia, un percorso a ritroso nella mente che porta i segni sul viso. Vediamo la stanchezza di quel percorso e pian piano ne cancelliamo le tracce, valorizzando la bellezza dei tratti man mano che il percorso si apre a una cura, a una speranza.
Una seduta con una makeup artist d’eccellenza, Roberta Scagnolari – IG @robyberta – restituisce a quel volto l’identità e la femminilità che gli appartengono.
La camera segue il racconto di Antonella attraverso il volto che cambia sotto le mani esperte – e i pennelli – della makeup artist.
Il video è un susseguirsi di dettagli colorati, cangianti, e di parole pesanti come macigni. Un insieme di sfumature e sfaccettature da cui riemerge una donna che, nonostante il cancro, nonostante tutto, ce l’ha fatta.
Così si riaccende il sorriso. La trasformazione attraverso il make-up è una metafora della vita che ricomincia, attraverso il supporto, lo svago e la condivisione.
Associazione Libellule Onlus
L’Associazione Libellule onlus è un luogo di accoglienza e di cura ma anche di socializzazione e confronto per chi ha vissuto la drammatica esperienza di un tumore e del conseguente disagio fisico e psicologico.
È nata da un’idea della Dottoressa Paola Martinoni, la cui lunga esperienza presso la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori l’ha messa a contatto non solo con patologie fisiche, ma anche con tutti i problemi psicologici, spesso sottovalutati, a cui vanno incontro le donne che hanno subito interventi al seno o all’apparato genitale.
Phototelling – la storia di Antonella_LIBELLULE ONLUS (1)
DATI AIOM – AIRTUM – I numeri del cancro in Italia 2020
Secondo gli ultimi dati AIRTUM, il tumore della mammella è la neoplasia più frequente, con il 14,6% dei nuovi tumori diagnosticati in tutta la popolazione e il 30,3% di quelli diagnosticati nelle donne. Nel 2020 sono stati stimati circa 55 mila casi nel nostro Paese, con 12.300 decessi, mentre sono 834.200 le donne viventi in Italia dopo la diagnosi.
Il tumore ovarico è ancora oggi uno dei “big killer” tra le neoplasie ginecologiche (30%) ed occupa il decimo posto tra tutti i tumori femminili (3%). Le nuove diagnosi stimate sono state 5.200 e i decessi 3.000. L’elevata mortalità associata a questo tumore è attribuibile a molti fattori tra cui: una sintomatologia aspecifica e tardiva e l’assenza di strategie di screening validate che consentano di effettuare una diagnosi precoce (eccetto per le donne con alterazioni dei geni BRCA1 e BRCA2).
Tra i tumori ginecologici, inoltre, troviamo quello dell’endometrio, della cervice uterina, della vulva e della vagina.
Community Award Program
Il Community Award Program è il bando promosso da Gilead Sciences con cui vengono selezionati e premiati i migliori progetti proposti da associazioni pazienti e più in generale da organizzazioni no profit italiane che, secondo il giudizio di una commissione giudicatrice indipendente, dimostrino di avere ricadute positive sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica delle persone con malattie infettive (HIV ed epatiti virali) e oncoematologiche. Giunto quest’anno alla sua decima edizione, ha visto la presentazione di oltre 260 progetti di cui 120 premiati con oltre 2 milioni di euro. 4 i criteri con cui vengono valutati i progetti: 1.contenuto, 2.obiettivi e fattibilità, 3.originalità e innovatività, 4.esperienza del proponente nell‘ambito tematico del progetto. per saperne di più: www.communityawardprogram.it