Milano, 13 dicembre 2021 – Il New England Journal of Medicine ha pubblicato i risultati positivi di uno studio clinico registrativo che ha valutato il trattamento con dupilumab in bambini dai 6 agli 11 anni con asma da moderato a grave non controllata. Questi dati sono alla base dell’autorizzazione rilasciata dalla FDA il 20 ottobre scorso a dupilumab come trattamento aggiuntivo di mantenimento nei pazienti di età compresa tra i 6 e gli 11 anni con asma da moderato a grave caratterizzata da un fenotipo eosinofilo o con asma dipendente da corticosteroidi orali.
Questi risultati hanno dimostrato che dupilumab, in aggiunta alla terapia standard, è stato in grado di ridurre significativamente le riacutizzazioni e di migliorare rapidamente, in sole due settimane, la funzione polmonare nei pazienti con un fenotipo eosinofilo, come indicato da eosinofili elevati nel sangue, e/o con un’elevata frazione di ossido nitrico esalato (FeNO), un biomarcatore delle vie aeree di infiammazione che gioca un ruolo importante nell’asma.
“La pubblicazione su New England Journal of Medicine di questi risultati di fase 3 sottolinea il significato stesso della terapia con dupilumab per i bambini più piccoli con asma da moderato a grave non controllato e il suo potenziale valore clinico“, ha affermato il professor Alessandro Fiocchi, Direttore UOC di Allergologia e Fibrosi Cistica presso l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, tra gli autori dello studio[1]. “I pazienti in età pediatrica con asma da moderato a grave non controllato rappresentano una popolazione particolarmente vulnerabile, affetta da una malattia debilitante che impatta pesantemente sulla qualità di vita del paziente stesso e dei suoi familiari. La prospettiva di poter contare su una nuova terapia che si è dimostrata efficace nel ridurre i principali segni e sintomi di questa malattia in presenza di un profilo di sicurezza favorevole è particolarmente importante”.
L’asma è la malattia cronica più comune nei bambini. Sono circa 75.000 i bambini tra i 6 e gli 11 anni che vivono con una forma da moderata a grave non controllata della malattia negli Stati Uniti, e molti di più in tutto il mondo. Nonostante il trattamento con gli attuali corticosteroidi inalatori (ICS) e broncodilatatori, questi bambini spesso continuano a subire sintomi gravi come tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie. Per questi bambini potrebbe essere necessario l’utilizzo di corticosteroidi sistemici che però possono comportare rischi significativi se usati a lungo termine.
I risultati relativi alla sicurezza del farmaco di questo studio sono coerenti con il noto profilo di sicurezza di dupilumab in pazienti di età pari o superiore a 12 anni con asma da moderato a grave non controllato, con l’aggiunta di infezioni da elminti che sono state riportate nel 2,2% dei pazienti con dupilumab e nello 0,7% dei pazienti con placebo. I tassi complessivi di eventi avversi sono stati dell’83% per dupilumab e dell’80% per il placebo. Gli eventi avversi più comunemente osservati con dupilumab rispetto al placebo sono stati le reazioni al sito di iniezione (18% dupilumab, 13% placebo), le infezioni virali del tratto respiratorio superiore (12% dupilumab, 10% placebo) e l’eosinofilia (6% dupilumab, 1% placebo).
Dupilumab è un anticorpo monoclonale completamente umano che inibisce l’interleuchina-4 (IL-4) e l’interleuchina-13 (IL-13) e non è un immunosoppressore. IL-4 e IL-13 sono i driver chiave, centrali nel processo di infiammazione di tipo 2 che svolge un ruolo importante nella dermatite atopica, nell’asma e nella rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP).
I risultati di questo studio di fase 3 sono stati inclusi anche nel dossier per la registrazione di questa nuova indicazione a livello europeo. Ci si attende una decisione da parte dell’Agenzia Europea del farmaco per il 1° trimestre 2022.
Lo studio LIBERTY ASTHMA VOYAGE
Lo studio di fase 3, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, ha valutato l’efficacia e la sicurezza di dupilumab (100mg per bambini ≤30 kg o 200 mg per bambini >30 kg ogni due settimane) in combinazione con la terapia standard in 408 bambini di età compresa tra 6 e 11 anni con asma da moderato a grave non controllato. L’endpoint primario era il tasso annualizzato di esacerbazione grave asmatica in un anno e l’endpoint secondario chiave era il cambiamento dal basale nella percentuale di FEV1 pre-broncodilatatore previsto (ppFEV1) alla settimana 12.
Dupilumab
Dupilumab è attualmente approvato negli Stati Uniti, in Europa, in Giappone e in altri Paesi del mondo per l’uso in specifici pazienti con dermatite atopica da moderata a grave, così come in alcuni pazienti con asma o CRSwNP. Dupilumab è anche approvato in una o più di queste indicazioni in più di 60 Paesi nel mondo e più di 300.000 pazienti sono stati trattati a livello globale.
Dupilumab è prescritto all’uso sotto la guida di un operatore sanitario e può essere somministrato in una clinica o a casa in autosomministrazione dopo l’addestramento di un operatore sanitario. Nei bambini di età inferiore ai 12 anni, dupilumab deve essere somministrato da un operatore sanitario.
Programma di sviluppo di Dupilumab
Dupilumab è sviluppato congiuntamente da Sanofi e Regeneron nell’ambito di un accordo di collaborazione globale. Ad oggi, dupilumab è stato studiato in 60 studi clinici che hanno coinvolto più di 10.000 pazienti con varie malattie croniche guidate in parte dall’infiammazione di tipo 2.
In aggiunta alle indicazioni attualmente approvate, Sanofi e Regeneron stanno studiando dupilumab in una vasta gamma di patologie guidate dall’infiammazione di tipo 2 o da altri processi di tipo allergico. Tra queste, la malattia polmonare ostruttiva cronica con evidenza di infiammazione di tipo 2 (Fase 3), la dermatite atopica pediatrica (da 6 mesi a 5 anni di età, Fase 3), l’esofagite eosinofila (Fase 3), il pemfigoide bolloso (Fase 3), la prurigo nodularis (Fase 3), l’orticaria cronica spontanea (Fase 3), l’orticaria cronica inducibile-fredda (Fase 3), la rinosinusite cronica senza poliposi nasale (Fase 3), la rinosinusite allergica da funghi (Fase 3), l’aspergillosi broncopolmonare allergica (Fase 3) e l’allergia alle arachidi (Fase 2). Questi utilizzi potenziali di dupilumab sono attualmente in fase di indagine clinica, e la sicurezza e l’efficacia in queste condizioni non sono ancora state sottoposte alla valutazione delle autorità regolatorie.