Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il riconoscimento di innovatività piena di AIFA a onasemnogene abeparvovec, garantendone per il terzo anno consecutivo l’accesso al fondo per i Farmaci Innovativi.
Milano, 14 dicembre 2023 – Novartis ha annunciato oggi che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha riconosciuto, per il terzo anno consecutivo, l’innovatività piena a Zolgensma® (onasemnogene abeparvovec), la prima terapia genica per l’atrofia muscolare spinale (SMA). Onasemnogene abeparvovec è stato approvato in Italia nel marzo 2021. Oggi l’impiego ha la piena rimborsabilità da parte del Sistema Sanitario Nazionale in pazienti con peso fino a 13,5 Kg con:
L’innovatività di onasemnogene abeparvovec è stata riconfermata grazie a nuove evidenze scientifiche e all’esperienza clinica acquisita in più di 40 paesi, con oltre 3000 pazienti trattati al livello globale. I dati clinici hanno dimostrato che onasemnogene abeparvovec ha ottenuto benefici rapidi, significativi, clinicamente rilevanti in pazienti con SMA di tipo 1, inclusa una prolungata sopravvivenza libera da eventi, il raggiungimento di importanti traguardi motori nella storia naturale della malattia e una durabilità dell’efficacia fino a 7,5 anni di età post-somministrazione.1,2
Da sottolineare che il completamento dello studio di fase III SPR1NT ha dimostrato che i bambini con tre copie del gene di backup SMN2, trattati in modo pre-sintomatico, hanno raggiunto traguardi motori appropriati alla loro età, inclusa la capacità di stare in piedi e di camminare.3
Proprio dai dati dello studio SPRINT emerge l’importanza dello screening neonatale per la SMA, perché aumenta in modo significativo la probabilità di identificare i pazienti affetti dalla patologia quando sono pre-sintomatici, con un impatto significativo sui potenziali esiti terapeutici.4,5 Purtroppo, infatti, la degenerazione dei motoneuroni inizia prima della nascita, si intensifica rapidamente6 e si tratta di un processo che non può essere invertito.7
Un ulteriore sostegno del valore terapeutico aggiunto è emerso dalla qualità e solidità dei dati sull’impiego di onasemnogene abeparvovec nella normale pratica clinica in Italia (Real World Evidence, RWE, evidenza nel mondo reale), una conferma che quanto riportato dagli studi clinici internazionali si traduce in effettivo beneficio per i pazienti trattati nel nostro paese, dove sono già stati trattati oltre 100 pazienti.
Da citare infine un’importante ricerca italiana, che ha coinvolto 16 centri nel nostro paese. Lo studio, pubblicato quest’anno, ha investigato l’efficacia di onasemnogene abeparvovec su gruppi di diverse fasce di età a cui era stata somministrata una terapia genica: 0-6 mesi; 7-24 mesi; con un peso che varia dai 3, 2 ai 17 Kg, coinvolgendo pazienti sia che hanno ricevuto onasemnogene abeparvovec come prima terapia sia in quelli che avevano ricevuto altre terapie. Onasemnogene abeparvovec si è dimostrato efficace nei soggetti pediatrici a prescindere dall’età; sono stati individuati e studiati fattori prognostici per determinare la risposta al trattamento con onasemnogene abeparvovec in pazienti di età più avanzata e trattati precedentemente con altre terapie.8
UN ESEMPIO DI MODELLO VIRTUOSO A FAVORE DELLA SOSTENIBILITÀ E DELL’ACCESSO ALLE CURE NEL MONDO DELLE ATMPs
Onasemnogene abeparvovec rappresenta un’innovazione di fondamentale importanza per i bambini affetti da atrofia muscolare spinale come prima ATMP (Advanced Therapy Medicinal Product) resa disponibile ai pazienti SMA. Questo è stato possibile grazie ad un modello virtuoso generato dall’impegno e dalla collaborazione tra Istituzioni, Società Scientifiche, Associazioni Pazienti e Novartis, che ha permesso di garantire un accesso rapido ai pazienti attraverso un meccanismo di rimborso che ha reso il valore della terapia pienamente sostenibile per il SSN.
“La conferma del riconoscimento di innovatività piena da parte di AIFA per il terzo anno consecutivo rappresenta un’importante testimonianza del valore di onasemnogene abeparvovec e della sua efficacia che persiste nel tempo – ha dichiarato Filippo Giordano, Vice President, General Manager Novartis Gene Therapies – Non solo è una garanzia dell’importante beneficio acquisito per i pazienti con Atrofia Muscolare Spinale che si mantiene negli anni, ma è anche un risultato che contribuisce a generare fiducia nella ricerca e sviluppo per ulteriori terapie avanzate (ATMP) anche per altre patologie genetiche”.
Onasemnogene abeparvovec
Onasemnogene abeparvovec è l’unica terapia genica approvata per il trattamento dell’atrofia muscolare spinale (SMA) e l’unico trattamento per la SMA concepito per affrontare direttamente la causa genetica della malattia, sostituendo la funzione del gene SMN1 mancante o non funzionante allo scopo di fermare la progressione della malattia – attraverso l’espressione prolungata della proteina SMN – con una singola somministrazione endovenosa una tantum. Onasemnogene abeparvovec è ora approvato in più di 40 paesi, con oltre 3500 pazienti sono stati ormai trattati con onasemnogene abeparvovec a livello globale nell’ambito di studi clinici, uso compassionevole o utilizzo attraverso i canali commerciali.9 Novartis persiste nel suo impegno di reimmaginare le possibilità per i bambini che convivono con la SMA, e continua a valutare sia onasemnogene abeparvovec attraverso un ampio programma di sviluppo clinico, sia la somministrazione intratecale sperimentale di OAV101 in pazienti con forme di SMA a esordio tardivo.
Novartis ha una licenza mondiale esclusiva con il Nationwide Children’s Hospital per la somministrazione sia endovenosa che intratecale della terapia genica AAV9 per il trattamento di tutti i tipi di SMA; ha una licenza esclusiva mondiale di REGENXBIO per qualsiasi vettore di AAV ricombinante nel suo portfolio di proprietà intellettuale per il trattamento di terapia genica in vivo della SMA negli esseri umani; un accordo di licenza esclusivo a livello mondiale con Généthon per il rilascio in vivo del vettore AAV9 nel sistema nervoso centrale per il trattamento della SMA; e un accordo di licenza mondiale non esclusivo con AskBio per l’uso della sua tecnologia DNA auto-complementare per il trattamento della SMA.
L’atrofia muscolare spinale (SMA)
L’atrofia muscolare spinale (SMA) è una rara malattia neuromuscolare genetica, nonché una delle principali cause genetiche di morte infantile.10,11 Causate dalla mancanza di un gene SMN1 funzionante, le forme più gravi di SMA provocano la perdita rapida e irreversibile dei motoneuroni, che compromette le funzionalità muscolari, ivi incluse respirazione, deglutizione e il movimento di base.12 La sua gravità varia attraverso uno spettro di tipi corrispondenti al numero di copie del gene di backup SMN2.13 La maggior parte (>70%) dei pazienti con due copie del gene SMN2 sviluppa il tipo 1, la forma più comune, che rappresenta il 60% dei casi.14,15 Il tipo 1 è grave e, se non viene trattata, porta alla morte o alla necessità di ventilazione permanente entro i due anni di età in oltre il 90% dei casi.10,11
La maggior parte dei pazienti (>80%) con tre copie di SMN2 sviluppa il tipo 2, che rappresenta il 30% dei casi.14 Se non trattati, i pazienti con tipo 2 non sono in grado di camminare, avranno bisogno di una sedia a rotelle, e più del 30% di loro morirà entro i 25 anni.16 La perdita dei motoneuroni non può essere invertita, quindi è imperativo diagnosticare la SMA e iniziare il trattamento – ivi inclusa una terapia di supporto proattiva – il prima possibile, al fine di fermare la perdita irreversibile dei motoneuroni e la progressione della malattia.17,18
Riferimenti