Per ripristinare i “batteri amici” nel nostro organismo è bene preferire la qualità dei fermenti vivi ad azione probiotica anziché la quantità, come documentano diversi studi clinici. I test dimostrano l’altissima capacità adesiva e di sopravvivenza ai succhi gastrici e ai sali biliari del Bifidobacterium animalis subsp. lactis BB-12®. Per questo è uno dei ceppi più efficaci in commercio.
Milano, 10 settembre 2018 – Non è sempre una questione “di miliardi”. L’efficacia di un probiotico non dipende infatti dalla numerosità dei fermenti lattici vivi ad azione probiotica che contiene, ma dalla capacità di adesione dei ceppi batterici e di contrasto alla crescita di agenti patogeni. Non è importante quindi soffermarsi sui miliardi di fermenti indicati in etichetta, quanto sulla capacità colonizzante del ceppo utilizzato. Ne è una dimostrazione l’integratore alimentare a base di fermenti lattici vivi ad azione probiotica, arricchito con Vitamine del gruppo B e Zinco, a base di Bifidobacterium animalis subsp. Lactis BB12 DSM 15954, per il quale è stata scientificamente dimostrata, tramite diversi test in vitro, un’altissima capacità adesiva. Il ceppo sopravvive naturalmente ai succhi gastrici e ai sali biliari e risulta antibiotico-sensibile a tutte le principali sostanze ad attività antibatterica.
“I probiotici colonizzano l’intestino per promuoverne l’equilibrio e favorire lo sviluppo dei batteri buoni a discapito di quelli patogeni. Quando vengono assunti, questi riportano il giusto equilibrio nel nostro intestino e ripristinano i “batteri amici” che contribuiscono al nostro benessere – afferma la professoressa Anna Maria Castellazzi del Dipartimento di Scienze Clinico-chirurgiche, diagnostiche e pediatriche, Università degli Studi di Pavia -. L’importante, dunque, è che compiano la loro missione, e questo dipende più dalla qualità del ceppo che dalla quantità di fermenti, ovviamente sempre partendo da un miliardo di cellule vive, come indicato dalle linee guida del Ministero”.
In particolare, Bifidobacterium animalis subsp. Lactis BB12 DSM 15954 è stato valutato in cinque trials clinici su volontari sani per un totale di 221 pazienti arruolati. Il ceppo è stato trovato vivo nel 75% dei pazienti durante la somministrazione in alti quantitativi. Il ceppo in quantità minori è stato ritrovato anche a due settimane dalla sospensione.
Secondo le linee guida del ministero della Salute, il quantitativo minimo sufficiente per poter garantire la colonizzazione dell’intestino da parte di un ceppo microbico è di almeno 1 miliardo di batteri o lieviti vivi a scadenza.
Un probiotico, per essere definito tale, deve innanzitutto soddisfare cinque prerequisiti documentati ed essenziali. Tra questi:
Il ceppo probiotico Bifidobacterium animalis subsp. lactis BB-12® (BB-12®) è il probiotico del genere dei Bifidobacteria più documentato al mondo ed è descritto in oltre 300 pubblicazioni scientifiche, di cui più di 180 sono pubblicazioni di studi clinici sull’uomo. Gli studi hanno documentato l’inibizione degli agenti patogeni, il miglioramento della funzione barriera e le interazioni immunitarie. BB-12® ha dimostrato il suo effetto benefico sulla salute in sulla salute gastrointestinale e sulla funzione immunitaria. Gli studi clinici hanno dimostrato inoltre la sopravvivenza di BB-12® attraverso il tratto gastrointestinale; BB-12® ha inoltre provato di migliorare la funzione intestinale, di avere effetto protettivo contro la diarrea e di ridurre gli effetti collaterali del trattamento antibiotico, come diarrea associata agli antibiotici. In termini di funzione immunitaria, gli studi clinici hanno dimostrato che BB-12® aumenta la resistenza dell’organismo umano alle comuni infezioni respiratorie e riduce l’incidenza delle infezioni acute del tratto respiratorio.
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