Roma, 26 febbraio 2020 – “Sorprende la dichiarazione del Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, per il quale la responsabilità della gestione dell’emergenza Coronavirus ricadrebbe unicamente sulla sanità pubblica, mentre la componente di diritto privato drena risorse e, dunque, presumibilmente, andrebbe ridotta.
In realtà, la rete degli ospedali di diritto privato presente in Italia è parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale e assicura un quarto di tutti i ricoveri ospedalieri e senza questo contributo, la sanità pubblica italiana non potrebbe assicurare il servizio universale a tutti i cittadini.
L’apporto della componente di diritto privato risulta indispensabile proprio nelle emergenze, come sanno benissimo i Governatori di tutte le regioni italiane, che ne utilizzano le risorse nella programmazione sanitaria e in tutte le situazioni di crisi. Non va, inoltre, sottovalutato il ruolo trainante dei 30 IRCCS di diritto privato (su un totale di 51) nella ricerca biomedica anche per la prevenzione e la cura del Coronavirus.
Il SSN italiano è un grande sistema di welfare europeo e uno dei suoi punti di forza è proprio il mix pubblico-privato degli erogatori. Aiop e, pertanto, tutta la sanità italiana di diritto privato, con l’alta qualità delle cure e la grande professionalità dei propri medici e del proprio personale, conferma il proprio impegno all’interno del SSN, anche, per affrontare insieme l’emergenza del Coronavirus”. Lo affermano Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop e Gabriele Pelissero, Capo delegazione Aiop presso l’Unione Europea dell’Ospedalità Privata, a seguito di quanto dichiarato dal Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.