Allarme ‘rinofiller’ per ragazze e ragazzi italiani
Nasino all’insù con una ‘semplice’ puntura è trend sui social
Maria Elisabetta Calabrese
Quell’insano e spropositato amore della propria immagine che da tempi remoti oltrepassa i limiti dell’umana vanità, è giunto fino noi toccando oggi picchi preoccupanti come ci rivelano i numeri emersi nel corso della tavola rotonda ” Verità è bellezza: credibilità sui social” che si è svolta a Roma nel corso del 44esimo Congresso Nazionale della SIME (Società Italiana di Medicina Estetica) organizzata in collaborazione con il sito di divulgazione medico-scientifica Manisulcuore.it
Prospettive, esperienze, strade da percorrere e nuovi standard di qualità sono stati i temi centrali sui quali si è focalizzata l’attenzione dei partecipanti alla tavola rotonda: Emanuele Bartoletti, Presidente SIME; Bruno Mastroianni, filosofo, scrittore e social media strategist; Adriano Santorelli, chirurgo plastico; Nadia Fraone medico estetico; Antonella Franceschelli medico estetico.
Dopo i filler per ingrandire le labbra, le giovanissime ora vanno matte per il rinofiller e i ragazzi non sono esclusi dal trend del ritocco immediato del naso da postare sui social, come dimostrano le cifre dei risultati raccolti: oltre 71 milioni di visualizzazioni su TikTok per #rinofiller, 9,5 milioni per #rinofillertransformation e 12,1 milioni per #rinofillermilano, seguono molti altri tag sullo stesso tema.
Ragazze e ragazzi giovanissimi si mostrano prima, durante e dopo le punture al naso per farlo più corrispondente ai nuovi canoni estetici che corrono sui social. Se TikTok è il regno dei video che mostrano come sottoporsi al trattamento, Instagram segue con milioni di foto di nasini perfetti appena modificati con effetto ‘wow’. I trattamenti sembrano facili quanto un bel makeup, ‘un capriccio senza rischi’ tra i commenti più battuti.
Il boom del rinofiller è stato segnalato in un nuovo sondaggio dedicato all’uso dei social da parte dei medici che si occupano di estetica, condotto in Italia i mesi scorsi dalla Società italiana di medicina estetica – SIME – presso gli iscritti. I medici della SIME lanciano l’allarme per un uso scorretto dei social network che veicolano messaggi non veritieri, scorretti e spesso manipolati per stimolare nuovi bisogni e canoni di bellezza tra i più giovani laddove non siano necessari.
Il fatto grave segnalano i soci SIME nell’indagine, è che sui social mancano informazioni complete sui trattamenti di medicina estetica, inclusi i rischi, gli effetti collaterali e le reazioni avverse, foto e video sono spesso alterate da filtri, i messaggi fuorvianti e ideati per scopi commerciali non dichiarati.
L’abuso della pratica medica e la creazione di nuovi bisogni di bellezza sui social è la principale denuncia sollevata dagli iscritti alla Società italiana di medicina estetica SIME che hanno partecipato al sondaggio.
“Il rinofiller è una pratica medica a tutti gli effetti, non un trattamento all’acqua di rose e non è privo di rischi e complicanze anche perché il naso è una area molto particolare per la vascolarizzazione: non si può far passare sui social come un trattamento ‘wow’, – sottolinea Emanuele Bartoletti, Presidente SIME. – Tra i rischi ci sono l’occlusione vascolare, la necrosi cutanea fino alla cecità e lo specialista, che deve essere un laureato in Medicina e Chirurgia con un percorso formativo specifico in Medicina Estetica, deve essere in grado di conoscere l’anatomia e la vascolarizzazione dell’area oltre che sapere gestire immediatamente le complicanze per scongiurarne il peggioramento”. Se eseguita da mani esperte è una terapia valida e sicura.
Su un totale di 86 medici della SIME partecipanti al sondaggio, distribuiti nelle principali regioni della penisola, il 61,63% possiede un sito internet professionale e la maggioranza è presente sui canali social come whatsapp, Instagram e Facebook. Seguono Linked-In, TikTok Twitter e Youtube. Il 73% degli specialisti giudica però negativamente l’informazione relativa alla medicina ed alla chirurgia estetica presente su google e sui siti internet. Il 27% invece la reputa necessaria per informare le pazienti prima di scegliere.
L’86 % dei partecipanti alla survey ritiene che i temi relativi alla medicina estetica siano trattati in modo non corretto sui social dove le informazioni risultato non veritiere, alterate da filtri e Photoshop, i risultati mostrati siano esagerati e senza senso etico. La preoccupazione riguarda in particolare il tema dei trattamenti iniettivi come i filler per le labbra, il botulino e, segnalano gli specialisti, i rinofiller ‘trattati con estrema leggerezza’.
Il 75% degli specialisti boccia post e reel di Instagram e Facebook sulla medicina/chirurgia estetica ritenendoli ‘esagerati’, ‘confondenti’, ‘imbarazzanti per la professione medica’, ‘senza limite all’etica medica’, ‘infarciti di filtri e photoshop’, ‘di marketing, pubblicitari e non divulgativi’, mentre per il 25% del campione li ritiene ‘buoni strumenti di comunicazione che andrebbero però regolamentati’ , ‘utili per informare e divulgare le corrette terapie’.
Il 74.42% dei medici coinvolti nella survey ritiene che TikTok non sia un mezzo idoneo per i medici che si occupano di estetica, il 25.58 % invece si.
L’86% del campione giudica confondente, pilotato da società/collaboratori o medici sotto falso nome o inutile il sistema di giudizi con stelline (pari a tripadvisor, molto diffusi online) dati a cliniche e specialisti ospitati nei forum e nelle chat dei siti internet dedicati alla medicina ed alla chirurgia estetica. Il 14% circa li ritiene invece utili.
Infine, il 97.67% dei partecipanti al sondaggio dichiara di non essersi mai rivolto alle nuove figure delle ‘beauty advisor’ o ‘influencer’ che sui social mostrano i risultati dei ritocchi spesso effettuati su loro stesse, ne spiegano le caratteristiche e si occupano del primo contatto con le possibili pazienti degli specialisti con cui collaborano.