In merito all’operazione condotta dalla Polizia di Stato, che ha sventato le attività criminali legate alla falsificazione e alla vendita dei Green Pass mediante l’illecito accesso ai sistemi informatici regionali, Federfarma ribadisce che le farmacie associate risultano vittime di questo sistema criminale e si riserva di agire in giudizio nei confronti degli autori degli illeciti penali. Federfarma ritiene, inoltre, doveroso fornire i necessari chiarimenti nei confronti degli utenti delle farmacie e delle Amministrazioni di riferimento.
“In farmacia vengono garantite le misure di privacy e riservatezza nei confronti dei cittadini – dichiara il presidente di Federfarma Nazionale Marco Cossolo – e l’interconnessione delle farmacie al Sistema Tessera Sanitaria assicura l’efficace tracciamento dei casi di positività con la conseguente presa in carico del paziente da parte delle competenti Autorità Sanitarie”.
“L’attività criminale che ha consentito a persone prive di copertura vaccinale – o di accertamento sanitario tramite l’effettuazione del test antigenico rapido – di circolare liberamente, con un’evidente compromissione della salute pubblica, è stata intrapresa mediante l’indebito utilizzo delle credenziali delle farmacie, carpite in modo fraudolento” dichiara il Segretario Nazionale di Federfarma Roberto Tobia. “Ma ciò non comprometterà in alcun modo l’impegno e il lavoro dei Colleghi che rispondono tempestivamente alle esigenze di salute dei cittadini, senza che si registrino criticità nella quotidiana attività di somministrazione dei test antigenici rapidi”.
L’accaduto conferma la necessità di effettuare la campagna di screening e la somministrazione dei vaccini in strutture come le farmacie, che sono parte integrante del SSN in quanto interconnesse con le reti informatiche della parte pubblica.