Nuovo sondaggio internazionale di MED-EL che rivela la persistenza delle cattive abitudini di salute uditiva: per molti italiani il controllo non rappresenta una priorità
3 Marzo 2020 – In occasione del World Hearing Day – Giornata Mondiale dell’Udito, che si celebra il 3 marzo 2020, MED-EL, leader mondiale nel campo delle soluzioni per l’udito, presenta una nuova ricerca internazionale, per la quale circa 466 milioni di persone a livello globale potrebbero inconsapevolmente soffrire di perdita dell’udito[1].
Lo studio, condotto su oltre 12.000 intervistati, ha rivelato che quasi un terzo (31%) degli adulti non ha mai effettuato un test dell’udito. Al primo posto c’è la Gran Bretagna con il 47% dei rispondenti che dichiarano di non aver mai fatto nessun controllo. Questo dato è in netto contrasto con quelli della Cina e degli Emirati Arabi Uniti, dove solo il 15% e il 16% rispettivamente non hanno mai fatto il test dell’udito.
In generale, rispetto al 2019, il numero di persone che si sottopongono al test dell’udito è diminuito.
Qual è la situazione in Italia? Nel nostro Paese, ben 1 persona su 4 non si è mai fatto controllare l’udito, una percentuale maggiore della media globale. Se dovessero perdere l’udito, la maggiore preoccupazione sarebbe quella di avere difficoltà di comunicazione e la frustrazione che ne deriverebbe (28%); 2 persone su 10 (21%) temono che possa portare all’isolamento sociale. Inoltre, in caso di effettiva difficoltà uditiva, il 20% dei nostri connazionali dichiara di limitarsi semplicemente a sorridere e annuire. Il 45% degli intervistati dichiara di avere un familiare stretto con problema di udito: tuttavia, ben il 42% non si è mai sottoposto al controllo, reputando che non si tratti di una priorità. Si tratta di controlli che, in molti casi, verrebbero effettuati solo se parte di un pacchetto “obbligatorio” di misure di prevenzione.
“Questi dati evidenziano come sia necessario un cambiamento culturale, che promuova la consapevolezza sul tema della diagnosi e dei controlli preventivi, così che si riservi la stessa attenzione che viene rivolta ad altre patologie” ha dichiarato il dottor Diego Zanetti, Medico Specialista ORL e Audiologo presso Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. “È necessario, inoltre, che l’opinione pubblica comprenda quali sono le problematiche derivanti dalla disabilità uditiva e quali le possibili soluzioni oggi a disposizione. Riuscire a rilevare tempestivamente e con una valutazione puntuale eventuali problemi di udito ad uno stadio iniziale è fondamentale e consente di trovare la soluzione più idonea alle caratteristiche del singolo paziente.”
In particolare, sono le donne ad essere le meno controllate (4 su 10 non hanno effettuato controlli rispetto a 3 uomini su 10). Tuttavia, la percezione di poter incorrere in questo tipo di problemi è più alta negli uomini.
Proprio poiché i nostri connazionali dimostrano una scarsa attenzione verso lo stato di salute del proprio udito, per la Giornata Mondiale dell’Udito MED-EL sottolinea il suo impegno per incoraggiare le persone a farsi controllare e a chiedere consigli sui comportamenti quotidiani che possono portare a problemi a lungo termine e compromettere la capacità uditiva. La Giornata Mondiale dell’Udito, voluta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha quest’anno come motto “Hearing for life: don’t let hearing loss limit you” (Non lasciare che la perdita d’udito ti limiti). L’OMS sottolinea l’importanza, in tutte le fasi della vita, di preservare l’udito, componente essenziale per la salute e la socializzazione. Per coloro che soffrono di ipoacusia, interventi appropriati e tempestivi possono facilitare l’accesso all’istruzione, all’occupazione e alla comunicazione, interventi che dovrebbero essere resi disponibili attraverso i sistemi sanitari.
Quali sono le paure e i suoni preferiti dagli Italiani? – L’indagine MED-EL
Secondo lo studio MED-EL, la paura più grande per gli italiani, oltre alla frustrazione di non poter comunicare con gli altri (29%), è l’isolamento sociale (21%), seguito dalla paura di incorrere in situazioni pericolose per la propria sicurezza (19%). I suoni che gli italiani amano maggiormente sono legati alla natura e alla musica, rispettivamente nel 38 e 35% dei casi. I suoni meno apprezzati sono invece quelli connessi alla vita cittadina, come i clacson (48%), il traffico e i rumori dei cantieri in costruzione (39% in entrambi in casi). L’ascolto naturale vs. assistito, l’importanza di sensibilizzare la popolazione sulla necessità di preservare l’udito e sul ricorso precoce a soluzioni tecnologiche in caso di perdita, sono alcuni dei contenuti della campagna internazionale “Soundtrack of life” di MED-EL. Per poter fare un primo test gratuito sull’udito: https://nature.explore-life.com/it/ Per saperne di più sulla campagna e per ulteriori informazioni: https://www.explore-life.com/it/
[1] Sondaggio online condotto da Atomik Research su 12.325 intervistati provenienti da Regno Unito, USA, Cina, Italia, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Germania, Austria, Messico, Israele, Spagna, Colombia e Argentina. La ricerca si è svolta dal 1° gennaio al 10 gennaio 2020. Atomik Research è un’agenzia indipendente di ricerca di mercato che impiega ricercatori certificati MRS (Market Research Society) e rispetta il codice MRS.