Professore di Biologia Molecolare presso l’Università Federico II di Napoli e Coordinatore di un gruppo di ricerca presso l’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli ha vinto il premio “Alfredo Margreth” per la Fisiopatologia muscolare.
Roma, 7 novembre 2024 – Tra i vincitori dell’edizione 2024 del Premio “Alfredo Margreth”, consegnato oggi a Roma dall’Accademia dei Lincei, c’è anche Davide Cacchiarelli, Professore di Biologia Molecolare presso l’Università Federico II di Napoli e coordinatore di un gruppo di ricerca sulla biologia delle cellule staminali tramite approcci di genomica integrata, presso l’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli.
Il premio, destinato a studenti italiani di età inferiore a 40 anni che abbiano condotto ricerche nel campo della biologia cellulare e consegnato dal Presidente dell’Accademia dei Lincei Roberto Antonelli e dal Vicepresidente Carlo Doglioni, gli è stato conferito per i suoi approfondimenti sulla Fisiopatologia muscolare.
“Sono molto orgoglioso di aver vinto questo premio che valorizza i giovani ricercatori. Il mio lavoro, negli ultimi anni, si è concentrato nell’ambito della fisiopatologia muscolare, nello specifico sulla regolazione del differenziamento e riprogrammazione muscolare in condizioni fisiologiche e nella distrofia muscolare di Duchenne. Questa è una malattia neuromuscolare che causa la degenerazione del tessuto muscolare e quindi la progressiva perdita di forza e riduzione delle abilità motorie. Ringrazio chi permette, valorizza e sostiene la ricerca perché fare squadra e mettere a disposizione conoscenze e intuizioni è indispensabile per creare nuove prospettive terapeutiche per i pazienti”, ha spiegato il professor Davide Cacchiarelli.
Nato a Roma nel 1984, si è laureato nel 2007 in Biologia presso La Sapienza – Università di Roma, dove ha anche conseguito nel 2011 il dottorato di ricerca in Genetica e biologia molecolare. Dopo un periodo di ricerca all’estero, presso l’Università di Harvard e il Broad Institute del Massachusetts Institute of Technology (MIT), è rientrato in Italia nel 2017 presso l’Istituto Telethon di Genetica e Medicina, grazie ad un finanziamento della Fondazione Telethon e della Fondazione Armenise-Harvard.