Vaccinare se stessi per proteggere gli altri: il valore di un gesto sociale e sanitario
Maria Elisabetta Calabrese
Vaccinare se stessi per proteggere gli altri: il valore di un gesto sociale e sanitario, è solo uno dei molti spunti di riflessione emersi dal media tutorial organizzato con il supporto della società del gruppo multinazionale CSL, Seqirus, leader mondiale nei vaccini antinfluenzali.
L’incontro virtuale incentrato sul tema degli Over-65 e del potenziamento delle loro difese contro i virus influenzali, cui hanno partecipato il prof. Francesco Landi Presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e il prof. Roberto Ieraci Referente scientifico per le vaccinazioni Asl Roma 1 strategie vaccinali Regione Lazio, ha messo a fuoco alcuni punti chiave che la ricerca scientifica ha raggiunto e che vuole fornire come strumenti sempre più innovativi e appropriati per rispondere alle esigenze dei pazienti, anche in ambito vaccinale.
“I processi di invecchiamento che coinvolgono il sistema immunitario a partire dai 65 anni di età determinano una riduzione nella capacità di produrre una risposta immunitaria efficiente in risposta all’attacco di agenti patogeni come i virus influenzali” ha dichiarato Francesco Landi, Presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, ricordando anche l’impegno della Società Scientifica nel promuovere le campagne di vaccinazione come strumento essenziale di prevenzione della popolazione anziana: “Le evidenze cliniche raccolte negli anni testimoniano l’importanza dell’utilizzo di vaccini adiuvati nel potenziamento della protezione degli over-65. La presenza del componente adiuvante conferisce una serie di benefici aggiuntivi come maggiore immunogenicità, risposta immunitaria più ampia ed estesa nel tempo, protezione crociata verso virus influenzali che possono andare incontro a mutazione durante la stagione influenzale e differire così da quelli inseriti nella composizione vaccinale”.
Il referente scientifico per le vaccinazioni Asl Roma 1 strategie vaccinali Regione Lazio Roberto Ieraci, ha poi aggiunto:“Con circa 14 milioni di persone sopra i 65 anni di età nel nostro Paese, mettere a punto strategie di prevenzione efficaci per proteggerli dai virus influenzali deve rappresentare una priorità di sanità pubblica, anche alla luce della possibile co-circolazione nella prossima stagione di virus influenzali e Sars-Cov-2. Scegliere il vaccino antinfluenzale da utilizzare in modo mirato e modulato a seconda dei bisogni del paziente produce benefici non solo per il singolo soggetto, ma anche per l’intero Sistema Sanitario Nazionale, in quanto consente di ridurre l’impatto a carico delle strutture sanitarie in termini di prestazioni e ospedalizzazioni dovute a complicanze. Nello specifico, per gli over-65 è necessaria una maggior protezione: in questo senso è dimostrato come i vaccini quadrivalenti adiuvati siano maggiormente protettivi rispetto a vaccini inattivati convenzionali e a dose standard per questa fascia di popolazione”.
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