Medicina di prossimità e medicina di iniziativa sono le nuove parole chiave di una sanità in evoluzione, che non aspetta il paziente in ospedale, ma “va incontro” proattivamente a chi ha necessità di una valutazione clinica, proponendo soluzioni personalizzate e puntando sulla diagnosi precoce e sulla gestione in remoto.
Origgio, 14 settembre 2021 – Un sistema intelligente che permette ai Medici di Medicina Generale (MMG), a seguito dell’accesso in un’unica piattaforma, di restare in contatto con i pazienti anche in remoto. Che permette al medico di Medicina Generale di avere Supporto formativo sempre disponibile per le patologie croniche, al momento scompenso cardiaco e psoriasi. Che segnali al MMG quando i pazienti sono a rischio di sviluppare alcune patologie o potrebbero beneficiare di una rivalutazione della terapia. Che permetta di fare dei teleconsulti. Un sistema che si aggiorna in tempo reale, analizzando i dati strutturati e non strutturati presenti nelle cartelle cliniche, generando insight a supporto del percorso di cura del paziente e del suo stato di salute, permettendo un intervento più efficace nel monitoraggio della aderenza alle terapie. È OPeNet, la piattaforma nata da una collaborazione tra Net Medica Italia, Novartis e IBM Italia che già oggi è utilizzata da più di 500 medici di famiglia su tutto il territorio nazionale.
La pandemia di Covid ha avuto un impatto significativo sulle prestazioni sanitarie, che hanno registrato un calo importante: una recente analisi condotta su 20 Paesi, tra i quali l’Italia, ha messo a confronto le prestazioni sanitarie fornite nei primi sei mesi del 2020 con quelle eseguite l’anno prima. I risultati hanno evidenziato una riduzione complessiva del 37% delle prestazioni sanitarie, più alta per le visite ambulatoriali (42%) e inferiore per i ricoveri (28%), la diagnostica (31%) e i trattamenti terapeutici (30%)[1]. Una situazione che ha colpito in particolare l’assistenza sanitaria territoriale e l’accesso alle cure, gravando specialmente sulle persone con cronicità e sulla loro presa in carico. In Italia oggi i pazienti affetti da malattie croniche sono 24 milioni, pari a circa il 40% della popolazione, dei quali 12,5 milioni con multi-cronicità[2].
Il modello che mette l’ospedale al centro ha mostrato tutti i suoi limiti, sia nella gestione dei pazienti Covid sia dei pazienti cronici. Per questo il PNRR si pone l’obiettivo di ridisegnare la medicina di prossimità puntando su un’assistenza territoriale più proattiva, indirizzata verso la domiciliarità, e sulla telemedicina che, come previsto anche nel Chronic Care Model, rappresenta un elemento sempre più centrale nella gestione delle patologie croniche.
OPeNet contribuisce, grazie all’Intelligenza Artificiale applicata al database assistenziale, a riequilibrare questa situazione, favorendo un’efficace “medicina di iniziativa”, che consente di offrire un’assistenza proattiva e personalizzata, attraverso la diagnosi precoce e la gestione in remoto, intervenendo prima che le patologie si aggravino e prima dell’ospedalizzazione. Parte integrante di questo nuovo modello è l’integrazione tra territorio e ospedale, creando un network tra MMG e specialista.
Perché OPeNet? ‘Open’, perché la piattaforma di Net Medica Italia permette di integrarsi e scambiare dati con i sistemi gestionali e le piattaforme utilizzate dai medici di famiglia; ‘-e-‘ perché sfrutta l’intelligenza artificiale del sistema IBM Watson per migliorare il percorso di cura del paziente cronico attraverso informazioni e strumenti utili al medico; ‘Net’ perché favorisce il network e la connessione dei principali attori coinvolti nel percorso di cura del paziente sfruttando tutte le potenzialità della tecnologia e della telemedicina.
Come funziona? Con una struttura aperta che, grazie alla piattaforma di servizi di Net Medica Italia, è in grado di integrarsi con un grande numero di strumenti e sistemi gestionali, la piattaforma è dotata di un Assistente Virtuale per il Medico, basato su IBM Watson Assistant[3], e sviluppato dai consulenti di IBM Italia in grado di fornire al medico di base, 24 ore al giorno 7 giorni su 7, informazioni aggiornate sulle patologie croniche disponibili al momento. Inoltre, grazie alle differenti applicazioni integrate (API) di IBM Watson[4] appositamente integrate nella piattaforma Net Medica Italia, i medici di base potranno ricevere un avviso quando i dati dei loro pazienti soddisferanno i requisiti (trigger), predefiniti grazie alle competenze medico-scientifiche di Novartis, permettendo al medico di valutare come intervenire. I dati delle cartelle cliniche utilizzati da OPeNet sono anonimizzati in completa aderenza alle normative GDPR. Una delle principali qualità di OPeNet risiede nell’integrazione con i gestionali del MMG tramite i servizi di Net Medica Italia, per favorire nuovi canali di collaborazione con lo Specialista per un consulto sul quadro clinico del paziente e sulle terapie somministrate.
OPeNet è un esempio virtuoso di collaborazione tra aziende di settori differenti: Novartis mette al servizio di questo progetto le sue competenze medico-scientifiche relative alle patologie croniche; a Net Medica Italia si deve la realizzazione della piattaforma di presa in carico del paziente e di telemedicina, che integra la tecnologia e le funzionalità sviluppate da IBM Global Business Services, come ad esempio le applicazioni di intelligenza artificiale, per migliorare il percorso di cura del paziente cronico attraverso informazioni e strumenti utili al medico. Grazie a OPeNet, il medico di famiglia ha più tempo da dedicare ai pazienti; è connesso agli specialisti con cui può collaborare con più facilità; ha uno strumento per individuare i pazienti più fragili e può gestire i pazienti da remoto.
OPeNet, che al momento è impiegata nella gestione dei pazienti cronici con scompenso cardiaco e psoriasi, è promosso attivamente da Novartis ai medici interessati attraverso gli Embrace Advisor, la rete innovativa di giovani professionisti sul territorio a supporto dei medici di medicina generale. Già prima dell’emergenza pandemica Novartis ha scelto di rafforzare concretamente la propria vicinanza ai medici di medicina generale, operatori sanitari in stretto contatto con le famiglie e sempre più impegnati nella medicina d’iniziativa. All’inizio del 2019 ha così dato vita al progetto Embrace; una rete nazionale di giovani professionisti, specificamente preparati sul tema delle cronicità, che operano sul territorio. Gli Embrace Advisor interagiscono con i medici di medicina generale, aiutandoli a migliorare il processo di identificazione precoce di pazienti a rischio, supportandoli nella gestione a distanza dei pazienti cronici e facilitando dunque un percorso virtuoso tra i medici di famiglia e specialisti per una migliore integrazione tra territorio e ospedale.
“Il COVID ha portato alla luce i limiti del modello di assistenza sanitaria adottato finora, basato sul ruolo centrale della struttura ospedaliera – ha dichiarato Nicola Calabrese, presidente di Net Medica Italia –, rivelando nuove necessità per una ottimale gestione dei pazienti, e in particolare quelli con cronicità, e di conseguenza nuove esigenze per il medico di medicina generale. La tecnologia digitale rappresenta una delle risposte a questo mutato scenario, favorendo un’evoluzione del rapporto medico-paziente, del ruolo del MMG e della relazione con lo specialista”.
Grazie all’impegno congiunto di Net Medica Italia e degli Embrace Advisor di Novartis che operano in modo capillare su tutto il territorio nazionale, la piattaforma OPeNet è già stata attivata da più di 500 MMG e oltre 900 hanno fatto richiesta di attivazione.
“La pandemia ha messo in evidenza la necessità di trasformare il sistema di presa in carico del paziente cronico – ha dichiarato Pasquale Frega, Country President e AD di Novartis Italia. Il digitale nel sistema salute può facilitare l’evoluzione da un modello centrato sull’ospedale e con una logica a silos, ad uno basato su una visione sistemica della sanità, che possa favorire lo sviluppo di una vera e propria medicina di iniziativa. Con OPeNet, Novartis offre uno strumento importante di digitalizzazione che consentirà di migliorare l’assistenza sanitaria, secondo un modello di medicina sempre più proattivo, vicino al paziente e più attento alle sue esigenze”.
“Nell’ultimo anno – dichiara Stefano Rebattoni, amministratore delegato di IBM Italia – l’innovazione tecnologica ha mostrato nei fatti che può dare un contributo fondamentale nell’erogare servizi sanitari di qualità, in sicurezza e sostenibilità. Supportando quel continuum di presa in carico, diagnosi, cura e assistenza del paziente, pilastro fondante di un sistema sanitario efficace ed efficiente. Elemento centrale di questo percorso sono i dati e le informazioni che tecnologie come cloud, intelligenza artificiale, blockchain e internet delle cose possono rendere disponibili con tempestività a tutti gli attori del sistema, dai medici ai pazienti. Il progetto OpeNet, sviluppato con Novartis e Net Medica Italia, è un esempio concreto di questo tipo di soluzioni. Quelle di cui il Paese ha bisogno per affrontare le sfide digitali e di trasformazione che ha di fronte, e su cui IBM Italia intende fornire il suo migliore e pieno supporto.”
Il tema di come la digitalizzazione favorisce la medicina di prossimità e di iniziativa sarà approfondito durante l’evento “Tecnologia: ponte tra medico e paziente”, previsto il giorno 20 settembre alle ore 18 su https://www.alleatiperlasalute.it/talks-la-salute. All’evento parteciperanno Daniela Scaramuccia, responsabile del team di consulenza di IBM Italia per settore pubblico e sanità e Nicola Calabrese, Presidente di Net Medica Italia.
https://openet.netmedicaitalia.it
1] Moynihan R et al: Pandemic impacts on healthcare utilization: a systematic review. MedRxiv Preprint, october 2020
[2]https://www.osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2019/02/Focus-1-Osservasalute-La-cronicit%C3%A0-in-Italia-feb-2019.pdf
[3] https://www.ibm.com/cloud/watson-assistant
[4] IBM Watson Knowledge Studio e IBM Watson Natural Language Understanding on IBM Cloud