La Società Italiana di Medicina Estetica utilizza i social network per rispondere alle domande del pubblico con il suo primo Talk Show. Un vero successo di partecipazione
Roma, 27 aprile 2022. Due sessioni live dedicate alla Medicina Estetica hanno permesso ai professionisti di interfacciarsi direttamente con il pubblico, tramite strumenti di estremo dialogo: i social. In diretta sui loro canali Facebook e Instagram, i medici estetici della Società Italiana di Medicina Estetica SIME hanno fatto il punto su ‘Medicina estetica: verità e falsi miti’, rendendosi disponibili alle risposte in tempo reale, con l’obiettivo di avvicinarsi ai pazienti e ai medici per formare e informare sulla disciplina della medicina estetica. La prevenzione come pilastro fondante del benessere psico-fisico e l’educazione del paziente a saper riconoscere e scegliere il medico estetico preparato, sono stati i temi salienti dell’incontro.
Nella prima sessione, il presidente Emanuele Bartoletti, insieme a Gloria Trocchi, Elisabetta Fulgione e Stefania Santini, ha fatto il punto su cos’è la SIME, cosa fanno i medici estetici e qual è la differenza tra loro, i dermatologi e chirurgi plastici, sollevando curiosità e domande da parte degli oltre 350 partecipanti alla live. “La SIME è la prima società scientifica italiana di medicina estetica, disciplina nata nel 1975 in Italia, che mira a raggiungere il completo benessere psico-fisico dell’individuo, in accordo con quanto stabilito dall’OMS. Porre il paziente in condizioni di portare avanti bene la propria età: è questo il vero obiettivo e non rincorrere in maniera patetica la gioventù”. Così, il professor Emanuele Bartoletti, presidente SIME. La visita, come primo approccio diagnostico importante con il medico estetico, è il primo passo per riuscire a correggere, ricostruire e mantenere l’aspetto gradevole del paziente. Sin dal 1990 la SIME ha standardizzato la visita in medicina estetica, che prevede una anamnesi (storia clinica del paziente), un esame obiettivo e una serie di valutazioni strumentali (antropometrica, posturale, angiologica degli arti inferiori, ecografica del tessuto adiposo e check-up cutaneo) che permettono di fare una diagnosi precisa. Solo con una diagnosi è possibile fare un progetto terapeutico corretto.
“Non esiste terapia, senza diagnosi accurata – puntualizza Bartoletti – in medicina estetica, infatti, non si fanno trattamenti, ma terapie”. Sulla differenza tra medico estetico, dermatologo e chirurgo plastico, il presidente SIME aggiunge: “Il medico estetico è colui che si occupa di medicina estetica; il chirurgo plastico interviene e aggiusta esiti traumatici, malformazioni e migliora l’estetica attraverso la chirurgia; il dermatologo si occupa invece della patologia cutanea. Sia il dermatologo che il chirurgo plastico utilizzano delle tecniche proprie della medicina estetica, che, però, sono tecniche ancillari della loro professione per raggiungere il massimo del loro risultato nella loro disciplina”, ma non sono medici estetici, a meno che non abbiano seguito una preparazione specifica.
La dermatologa Elisabetta Fulgione, tesoriere SIME, ha, poi, parlato della pelle e di come proteggerla, soffermandosi su quanto sia importante non prescindere dalla conoscenza e consapevolezza del nostro corpo e della nostra cute, tramite visita dal medico estetico che prescriverà la terapia a misura di pelle. Gloria Trocchi, internista e vicepresidente SIME, ha ribadito l’importanza di rivolgersi a un medico di medicina estetica che si è formato su questa disciplina e che sarà in grado di fare un’ottima diagnosi a cui seguirà un percorso terapeutico medico risolutivo, per cui sarà importante, tra l’altro: la scelta dei materiali, i distretti su cui intervenire e la scelta delle tecniche da utilizzare. E poi l’appello: “È importante fare attenzione a chi rivolgersi, non bisogna fidarsi di chi non è formato perché poi non è in grado di riconoscere e quindi intervenire sulle possibili complicanze della medicina estetica. La medicina estetica è anche ‘medicina sociale’ ha aggiunto la Trocchi e può alleviare il malessere del paziente oncologico che viene monitorato in collaborazione con l’oncologo al fine di intervenire nella fase di recupero della qualità della vita”. Questa la nostra esperienza all’Ospedale Fatebenefratelli- Isola Tiberina di Roma, dove da oltre 10 anni in Oncologia è presente una consulenza di Medicina Estetica: gestendo la cute del paziente prima, durante e dopo la chemio o radioterapia, abbiamo notato una riduzione degli effetti collaterali cutanei e una maggiore aderenza ai cicli di terapia. Inoltre, la consapevolezza di poter tornare al più presto ad una vita sociale di qualità attraverso l’aiuto della medicina estetica, ha una grande azione positiva sulla psicologia di questi pazienti.
La prima sessione si è chiusa con l’intervento della dottoressa Stefania Santini, consigliere SIME, che ha fatto il punto sugli inestetismi del corpo, valutati attraverso esami specifici effettuati dal medico estetico. Anche la valutazione psicologica è fondamentale per il medico di medicina estetica. Tra gli obiettivi primari SIME, innalzare il livello della qualità della medicina estetica attraverso la formazione dei medici, attraverso la Scuola Internazionale di Medicina Estetica della FIF e eventi come il Congresso annuale SIME, informando il paziente e rendendolo consapevole. Proprio questo è stato rimarcato anche nella seconda sessione del Talk Show al quale hanno preso parte, oltre al presidente Emanuele Bartoletti anche Rosanna Catizzone, Domenico Centofanti e Nadia Fraone. Centofanti, medico estetico, vice-presidente SIME e specialista in scienze dell’alimentazione si è soffermato sul falso mito della ‘dieta anti-cellulite’. Non esistono diete del genere, ma esiste la scienza dell’alimentazione che si basa sui principi scientificamente provati. “Affidarsi ad uno specialista è un primo passo importante per ottenere un piano nutrizionale valido, a seguito dell’esame diagnostico accurato eseguito anche attraverso indagini specifiche. La cosiddetta ‘cellulite’ altro non è che una patologia cronica del tessuto adiposo, dovuta ad una insufficienza venosa e linfatica, per cui l’alimentazione può favorire ‘il benessere’ delle cellule adipose e la loro funzione di produzione degli ormoni – ha chiarito Domenico Centofanti – Il problema è quando alle cellule adipose non arriva più la giusta quantità di sangue per problemi circolatori e linfatici, allora si presenta la ‘cellulite’. Mangiare tutto ciò che arriva dalla natura è un ottimo rimedio e un’ottima tecnica di prevenzione”.
Sullo stesso tema e sulla tecnica della carbossiterapia si è intrattenuta Nadia Fraone, epatologo, segretario SIME e medico estetico che si è soffermata sulla biostimolazione come terapia di miglioramento per la vascolarizzazione locale. L’oncologa, consigliere SIME e medico estetico Rosanna Catizzone ha, infine, risposto a qualche domanda e approfondito altri temi riguardanti la medicina estetica, sottolineando l’importanza degli studi clinici e dei risultati su cui basano le varie terapie estetiche. L’incontro tenutosi presso il Courtyard by Marriott Rome Central Park a Roma, è stato moderato dalla giornalista de Il Sole 24Ore Rosaria Sica e ha rappresentato un ottimo momento di dialogo che ha visto i medici fuori dagli schemi, calarsi nei panni del potenziale paziente. E altri ne seguiranno sull’onda del successo del primo.